Mi chiamo Giorgio, ho 65 anni e vivo a Ostia Lido. La mia vita ha preso una piega che mai avrei immaginato, portandomi a diventare, a mio avviso, il più grande cornuto d'Italia. La mia storia è un misto di incredulità, eccitazione e accettazione di una realtà che non avrei mai pensato di vivere.
Ho sposato una donna di 30 anni, una bellezza straordinaria ma all'apparenza sessualmente fredda. I nostri rapporti sessuali erano rari, avvenivano al massimo una volta alla settimana, quando andava bene. Lei lavorava in un supermercato e, ogni volta che tornava a casa, mi riempiva di attenzioni e affetto. Dal punto di vista economico, stavamo bene, quindi non capivo perché volesse continuare a lavorare. Questa sua insistenza nel mantenere il lavoro mi sembrava strana.
Un giorno, la curiosità e il sospetto hanno preso il sopravvento. Verso l'orario di chiusura del supermercato, mi sono recato lì per vedere cosa stesse succedendo. Ho notato un uomo che l'aspettava fuori. Mia moglie è salita nella sua macchina e li ho seguiti a distanza. A meno di un chilometro di distanza, si sono fermati in un luogo isolato, lontano da occhi indiscreti. Lì, ho visto l'impensabile: mia moglie si faceva scopare da quell'uomo.
Incredulo e confuso, sono tornato a casa prima di lei. Quando è rientrata, mi ha accolto con le sue solite attenzioni, come se nulla fosse accaduto. Da quel momento, ho capito che quell'uomo non era l'unico a scoparla. La mia mente era un turbinio di emozioni contrastanti, ma c'era una sensazione predominante: l'eccitazione.
Scoprii di provare un piacere perverso nel vedere mia moglie con altri uomini. Era come se una parte di me avesse sempre desiderato questo, anche se non ne ero consapevole. Diventai, di fatto, il guardone di mia moglie. Ogni volta che avevo l'opportunità, la seguivo e la osservavo mentre si concedeva ad altri. Il fatto di sapere cosa stesse facendo mi eccitava tantissimo e mi masturbavo regolarmente pensando a quelle scene.
Sono passati tre anni da quando ho scoperto la doppia vita di mia moglie. Nel frattempo, ho imparato ad accettare questa realtà e, in un certo senso, a trarne piacere. La nostra vita è diventata una specie di gioco di ruoli, dove lei continua a vivere le sue avventure sessuali e io mi eccito guardandola e pensando a ciò che fa. È una doppia personalità che abbiamo adottato senza mai parlarne apertamente.
Con il tempo, la nostra relazione ha trovato un nuovo equilibrio. Non parliamo mai direttamente delle sue avventure, ma c'è una sorta di tacito accordo tra noi. Lei continua a lavorare al supermercato e io continuo a far finta di non sapere nulla. La sera, quando torna a casa, recitiamo il nostro rituale di affetto e attenzione, come se tutto fosse normale.
Questo strano equilibrio mi ha permesso di vivere una seconda giovinezza. Ho scoperto una parte di me che non conoscevo, una parte che trae piacere dal voyeurismo e dall'eccitazione che ne deriva. Mi sono persino sorpreso a fantasticare su scenari sempre più audaci, immaginando mia moglie in situazioni sempre più estreme.
Mi rendo conto che tutto questo potrebbe sembrare malsano o perverso agli occhi degli altri, ma per me è diventato una parte integrante della mia vita. La doppia personalità che abbiamo adottato ci ha permesso di mantenere il nostro matrimonio vivo, anche se in un modo del tutto non convenzionale.
Alla fine, ho capito che l'amore e il desiderio possono assumere forme inaspettate e che ciò che conta davvero è trovare un equilibrio che funzioni per entrambi. Forse sono davvero il più grande cornuto d'Italia, ma ho imparato a vivere con questa realtà e, in un certo senso, a goderne. La mia storia è quella di un uomo che ha scoperto una nuova dimensione del piacere e ha trovato un modo per vivere una vita piena di eccitazione e soddisfazione.
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